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Giorgio Fontana risponde alle nostre domande

Pubblicato da OverBlog su 1 Luglio 2013

Giorgio Fontana risponde alle nostre domande

Giorgio Fontana, torinese classe 1957 vive a Roma dove si occupa di comunicazione e di social media.

Da tempo i suoi interessi si sono focalizzati anche sulla social content curation con due progetti: il primo collegato a La scimmia nuda e Internet sulla piattaforma Scoop.it e il secondo sull’analisi dell’uso creativo e di storytelling per immagini delle board di Pinterest. Dal 2011 collabora con la rivista Media Duemila, fondata da Giovanni Giovannini e diretta da Maria Pia Rossignaud e Derrick DeKerchove; dove si occupa di social tv e social media con articoli e progetti.

Sul suo blog Social Media Italia presenta i suoi punti vista e quelli di vari guest blogger su produzione e fruizione del linguaggio e dei contenuti nei social media oggi. Da poco lo ha trasferito su OverBlog, dimostrando di aver subito fatto sua la nostra piattaforma nel giro di pochi post. Oggi Giorgio ci racconta il percorso che l'ha portato fin qui.

In che anno hai aperto il tuo blog e cosa ti ha spinto a crearlo? Avevi già gestito altri blog, prima di questo?

Social Media Italia è un progetto nato nel novembre 2010. A quel tempo la keyphrase 'Social Media Italia' aveva poche ricorrenze e poco traffico veicolato sui motori, nulla di paragonabile alla situazione attuale.
Stupisce anche me, pensare che sia intercorso un tempo così breve perchè un concetto, in questo caso abbinato ad un contesto geografico, possa diventare un mainstream semantico, addirittura un concetto sovraesposto e con una tendenza alla banalizzazione.
Poco meno di 3 anni. In questi anni social media come concetto è stato usato, equivocato, demolito, riutilizzato, corretto, reinventato e di nuovo abusato.
Diventerà un concetto accademico col quale si tenderà a definire degli ambienti di rete, diversi dai new media, che ingloba le tante declinazioni conversazionali del cosidetto web 2.0.

In questo senso era nato il blog. Riflettere e catalogare le tendenze e far mergere alcuni aspetti inusuali de sottotraccia, che avessero l'epicentro in particolare in Italia.

Qual è a tuo avviso l'elemento che contraddistingue il tuo blog da altri attivi nello stesso ambito o settore?

Il blog ha avuto un punto di svolta con un altro mio progetto nel 2011.
Si tratta di La scimmia nuda e Internet, un ecosistema che include una social curation in scoop.it (http://www.scoop.it/t/la-scimmia-nuda-e-internet), un canale YouTube 'Golosi di Futuro' (http://www.youtube.com/user/Froogon) ed il mio personale (https://www.youtube.com/user/MrGiorgiofontana) e un gruppo Facebook (https://www.facebook.com/home.php#!/groups/scimmianudaeinternet/)

Il progetto vuole essere un punto di riferimento per riflessioni e azioni dedicate alla cyberantropologia.
Comprendere come le tecnologie digitali cambiano i rapporti tra esseri umani e le loro estensioni tecnologiche, come incidono sui comportamenti e come questi diventano modalità sociali e di gruppo.
Tutto questo passando attraverso la commistione tra old media e sfere come quella artistica, filosofica e scientifica. Un po' di olismo, insomma. Io sono a disagio con la visione tecnofeticista e tecnoentusiasta, che trovo troppo rigida e chiusa.

La tua linea editoriale si è definita sulla base di un progetto preciso e ragionato a priori, oppure è il frutto di evoluzioni e adattamenti avvenuti nel corso del tempo?

Cambiare è una delle piacevolezze della vita, non sempre siamo in grado di farlo, a volte cambiamo per via dell'evoluzione naturale della nostra mente o per la sua devoluzione, lo stesso vale per gli aspetti fisici e meno astratti. Siamo esseri viventi e siamo condannati ad adattarci all'ambiente esterno. Condannati piacevolmente, spesso, in linea con gli stimoli creativi della nostra sfera emotiva e cognitiva.
Se riusciamo a modificarci mantenendo la nostra identità, mantenendo la nostra riconoscibilità abbiamo raggiunto uno dei saperi dell'esistenza. Come fanno i camaleonti, che si confondono con la superficie, scomparendo alla vista soltanto dei distratti..
Quindi cerco di adattare i punti di forza al contesto, spero di riuscirci; non è solo una pratica esistenziale, è anche una pratica di community management.

Che ruolo svolgono i social network rispetto alla tua attività di blogger? Quali sono le piattaforme che utilizzi?

La mia attività di blogger è secondaria, mi occupo di progetti, assemblo fabbisogni dandogli un senso e un modello di business, per cui uso tutti gli strumenti che di volta in volta possono essere necessari.
Nel mio profilo facebook curo le relazioni che tendo a far diventare più colloquiali, in LinkedIN approccio le profilazioni dal loro punto di vista strutturato, nei blog annnuso il modo di vedere i prioblemi, le idee, il mondo di riferimento di una identità virtuale.
Però poi è necessario ricomporre quella che è la persona reale.
...e non c'è nessuna piattaforma, in parte forse Oveblog, che lo faccia, per fortuna.

Cosa pensi del Social Hub, che permette di integrare nel blog i tuoi contenuti dai social network, importandoli in modo nativo e organizzandoli secondo filtri e regole specifiche?

Overblog è un'idea affascinante e intelligente. Come Tumblr permette di concentrare l'attività sui contenuti, senza dover fare attività di problem solver che porta via tempo prezioso senza dare valore aggiunto. Chi smanetta non si rende conto che il sapere acquisito è costruito sulla sabbia del marketing della conoscenza. Lascio ai professionisti informatici la risoluzione e lo sviluppo dell'operatività e delle risorse. Lo sono stato anche io in passato, ma mi sono reso conto che è diventato impossibile mantenere competenze in entrambi gli ambiti.
L'idea più glamour di Overblog è quella di poter ricondurre in uno spazio determinato la propria identità digitale. Operazione che è perfettamente resa possibile dalla piattaforma, Non è facile, culturalmente parlando, da parte dell'utente, significa essere coscienti di quante sfaccettature e frammenti è composto il nostro networkMe, quanti cluster lo determinano e quanto DigitalEGO ne inquina un senso che vorremmo fosse perfetto. E' un mondo difficile...

Fino a qualche tempo fa, per il tuo blog hai utilizzato un'altra piattaforma. Cosa ti ha convinto a passare a OverBlog?

Social Media Italia era in un mio server su piattaforma Wordpress. Al primo aggiornamento del tema grafico, Graphene, è successo qualcosa che non mi ha fatto più accedere, neppure all'amministratore. Capire che cosa fosse successo sarebbe stato troppo oneroso e stressante, questo mi ha convinto definitivamente a migrare su Overblog. E' successo tutto senza grandi criticità. Non ho perso neppure un byte di contenuti e ho colto l'occasione per cambiare. In meglio? Non lo so ancora, ma credo proprio di sì.

Hai qualche consiglio da dare ai blogger che ci leggono?

Lasciate perdere i consigli esoterici dei SEO. Spesso sembra che vi debba essere un gioco a 'fottere gli algoritmi per non farsi fottere da loro'.
Invece, nella mia esperienza, ho capito che quello che è meglio fare per essere apprezzati anche dagli algoritmi è:

  • Scrivere correttamente
  • Non fare copia-incolla
  • Sviluppare contenuti interessanti
  • Essere onesti e farsi social-apprezzare per questo
  • Essere creativi, e nessun tecnicismo è compatibile con questo paramentro

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B
possa diventare un mainstream semantico,
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P
Come fanno i camaleonti, che si confondono con la superficie,
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H
neppure all'amministratore. Capire che cosa fosse successo sarebbe stato troppo oneroso e stressante,
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S
nulla di paragonabile alla situazione attuale.<br /> Stupisce anche me, pensare che sia intercorso un tempo così breve perchè un concetto,
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H
Excellent article. Very interesting to read. I really love to read such a nice article. Thanks! keep rocking.
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